Ogni comunicazione ha un aspetto di contenuto e uno di relazione.
Ciao a tutti! Leggete bene quanto riportato sopra : si tratta del secondo assioma della comunicazione umana enunciato da Watzlavick. Ho deciso di condividerlo con voi in quanto lo ritengo utile per dimostrare come la comunicazione non sia solo parole ma ben altro! Infatti se il contenuto, ovvero il messaggio, occupa il 30 % della comunicazione, la relazione ne occupa il 70 %! Questo dimostra quanto l'efficacia comunicativa dipenda non tanto dal tipo di messaggio, bensì dalla forma che l'emittente intende dare alla comunicazione.
In ambito educativo, quindi anche nella relazione d'aiuto, la relazione emittente - interlocutore può prendere tre diverse forme :
- conferma : con questo tipo di relazione l'emittente conferma la considerazione dell'esistenza dell'altro ( Tu esisti );
- disconferma : l'emittente strumentalizza l'assimetria della relazione per dominare l'altro ( Tu non esisti );
- rifiuto : l'emittente corregge la dinamica della relazione, pur confermando la sua esistenza ( Tu esisti, ma hai torto).
Tutto ciò dimostra quanto in ambito educativo il peggior pericolo che va evitato è quello di instaurare relazioni di disconferma con gli utenti perchè, in questo modo, si va a negare la loro esistenza, la loro persona finendo, così, per trasformare l'educazione in un rapporto unidirezionale in cui la reciprocità dinamica è sostituita dalla supremazia dell'educatore. E' importante, quindi, che l'educatore instauri relazioni che confermino l'altro anche mediante il rifiuto, il rimprovero se motivato, o meglio, se in fine della promozione del benessere della persona. Infatti, ogni rapporto educativo non è fatto solo di "carezze" ma anche di sane sgridate perchè anche quest'ultime servono a consolidare l'identità dell'altro perchè lo aiutano a ritrovare la strada eventualmente smarrita.
Per oggi ho concluso.
A presto!
Irene