Ciao a tutti! Oggi mi piacerebbe condividere con voi la mia esperienza di volontariato presso il Pronto Soccorso come testimonianza concreta dell'ascolto attivo di cui vi ho parlato poco tempo fa. Il mio compito, e quello dei miei colleghi, è quello di dare informazioni logistiche e supporto morale alle persone in attesa di essere visitate. La prima fase è costituita dall'avvicinamento alle persone cercando di capire se desiderano comunicare oppure preferiscono stare in silenzio; si riesce a comprendere anche dal loro sguardo molte volte. In altri casi, invece, sono le stesse persone ad avvicinarsi a noi volontari iniziando con il chiederci un'informazione per poi estendere la conversazione ad altri ambiti. Il fatto che mi colpisce maggiormente e che mi soddisfa alla grande è che molte persone ti ringraziano semplicemente per aver scambiato qualche parola riducendo, così, la percezione del tempo di attesa che, spesso, è piuttosto lungo. E' incredibile quanto basta poco, delle volte, per fare del bene alle persone, o comunque, per alleviare un qualche stato di malessere. Molto spesso il nostro ruolo è quello di ascoltatori, ascoltatori attivi, e come forma di feedback usiamo prevalentemente lo sguardo ed il sorriso a conferma del fatto che la comunicazione non verbale è molto più incisiva di quella verbale. E' un'esperienza veramente formativa per me perchè ti mette in contatto con i mondi diversi ed unici delle persone con cui ti relazioni.
Spero di essere riuscita a trasmettervi il mio entusiasmo.
Prossimamente vorrei proporvi alcuni cenni teorici riguardanti la comunicazione lasciando spazio ad esperienze pratiche.
Un saluto a tutti
Irene